“La maggior parte di noi chitarristi suona il Blues partendo dalla pentatonica minore, curandosi ben poco della successione degli accordi, delle cadenze e dei toni tipici degli accordi. Questo approccio priva qualunque nostra interpretazione delle tensioni tipiche del giro armonico del Blues.
E se provassimo a suonare il Blues senza la pentatonica? Naturalmente questa domanda è una provocazione, perché è evidente che il Blues e la pentatonica sono profondamente legati. L’idea di questo corso, tuttavia, è di indicarti percorsi alternativi.
Proverò infatti a proporti differenti soluzioni, così da permetterti di suonare in modo consapevole sugli accordi, utilizzando scale modali, arpeggi di dominante, sovrapposizioni accordali, toni guida, note di passaggio cromatico e blue note, passando attraverso svariate tecniche come bending, vibrato, slide, double stop, e anche attraverso arpeggi semidiminuiti e diminuiti per ottenere sonorità ‘out’, fino ad arrivare a una ‘superscala di nove suoni’.
L’idea dunque è di andare oltre l’ordinario e sperimentare strade insolite e affascinanti!”.